Sabato 21 Dicembrealle ore 11.00 vi invitiamo alla ‘Meditazione sulla Luce’ aperta a tutti gli allievi di Yoga e Tai Chi Chuan del Centro Ankida. Vogliamo festeggiare così insieme il solstizio d’inverno e la luce che da quel giorno inizierà a crescere. A seguire faremo un’esperienza di rilassamento profondo e visualizzazione. Una volta terminato potremo fermarci in Ankida per mangiare una fetta di panettone e salutarci prima delle feste di Natale. Il Centro Ankida rimarrà chiuso per le festività Natalizie dal 22 dicembre al 6 gennaio.
Le lezioni di Yoga e Tai Chi riprenderanno con il consueto orario da Martedì 7 Gennaio 2025 In Yoga Dario Helga Monica
SOLSTIZIO D’INVERNO E TRADIZIONI POPOLARI: giornata di tradizioni popolari in tutto l’emisfero boreale (nel mondo germanico il solstizio d’inverno corrisponde a Yule, mentre nella tradizione druidica si parla di Alban Arthan, la festa della Luce di Re Artù), Questo periodo di dicembre assomma in giro per il mondo feste ancora celebrate, che affondano le radici nei culti precristiani, pagani e delle antiche culture orientali. Accade in India, Cina e Giappone, come in Iran, che deve all’ancestrale cultura persiana la celebrazione della Shab-e Yalda, “più lunga e buia notte”, che è anche la festa della nascita di Mitra, dio del Sole.
Nell’antica Roma i Saturnalia erano la festa del sovvertimento temporaneo della realtà, e dell’abbondanza, agli schiavi venivano concesse libertà e parità, si sfilava con maschere come nel nostro carnevale. Accadeva dal 17 al 23 dicembre. Tutto in onore di Saturno, protettore della semina e dio dell’età dell’oro, epoca favolosa in cui il cibo era copioso e tutti gli uomini erano uguali.
L’imperatore Aureliano istituì la festa del Sole invitto il 25 dicembre, e ad essa, nel nuovo amalgama generato dal diffondersi del cristianesimo, si sovrappose il Natale. Nell’intento proselitistico di assorbire e sostituire i riti pagani con la nuova dottrina, la nascita della luce, del Sole, con la venuta al mondo del Salvatore. Una catena della speranza e di augurio di abbondanza, che sale dal tempo remoto e cambia nome: Sole, Mitra, Odino e Gesù, San Nicola e, nel nostro tempo, Babbo Natale.